Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Pentecoste a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Ammonire i peccatori

Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca (Gv 15,6)

Schegge di vangelo 01_05_2024 English Español

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». (Gv 15,1-8)

C’è il Bene vero e oggettivo. Poi c’è purtroppo il bene secondo noi. Il Bene non sta soltanto nella bontà d’animo, nella gentilezza, nell’onestà: sta principalmente nel compiere la volontà di Dio. Perché solo chi compie la volontà di Dio è sicuro che le sue azioni producano effetti positivi, perché essendo attaccati alla fonte del Bene, che è Dio, corrispondono alla grazia e si iscrivono nell’eternità. Altrimenti si disperdono nella vanità del mondo e gli effetti sono poco influenti o addirittura dannosi. Ad esempio: dire una parola gentile a una persona che invece in quel momento dovrebbe essere redarguita fermamente alla luce dell'insegnamento del Vangelo. Lo sapevi che ammonire i peccatori è un'opera di misericordia, cioè si fa loro del bene?